Rucola della Piana del Sele IGP, buone performance in Gdo ma anche nel canale Horeca

Rucola della Piana del Sele IGP, buone performance in Gdo ma anche nel canale Horeca

Il brand “Rucola della Piana del Sele IGP” si sta posizionando bene sul mercato nazionale. “Tutte le principali insegne della Grande distribuzione organizzata hanno ormai inserito il prodotto in assortimento. Noi siamo presenti in diverse insegne sia con marchio nostro sia in private label e abbiamo sviluppato un packaging sia per il prodotto di IV gamma che per quello in prima gamma evoluta. Anche nel canale Horeca c’è un discreto interesse, vista anche la costante attenzione del mondo della ristorazione ai prodotti di alta qualità. Attualmente il nostro mercato di riferimento è quello italiano, ma registriamo un timido interesse anche da altre nazioni. In alcune abbiamo iniziato da poco. Possiamo dire che la quota si divide per un 80% Italia e per un 20% estero”. A dichiararlo è Fabio Altamura, vicepresidente dell’Organizzazione di produttori Altamura, con sede a Pontecagnano Faiano (SA).

 

“A livello produttivo, si osserva un aumento della domanda e dell’interesse per la Rucola della Piana del Sele IGP e per le nostre baby leaf, anche gli ettari di produzione tra i nostri associati sono in costante aumento ogni anno. In questo momento storico complesso, caratterizzato da una situazione geopolitica incerta, potere d’acquisto ridotto dei consumatori e cambiamento climatico, le principali richieste dei produttori associati riguardano la necessità di fare rete e collaborare più strettamente”.

“Le imprese agricole stanno affrontando sfide significative, ma con una buona programmazione e una maggiore sensibilità da parte di tutti i player del settore, è possibile ridurre al minimo i rischi. I nostri produttori chiedono supporto per migliorare la pianificazione delle colture, ottimizzare le risorse disponibili e affrontare insieme le sfide climatiche e di mercato”.

Connubio rucola/ristorazione rappresenta un’opportunità per questa “erbetta”
“Il connubio tra rucola e fine dining, ma parlerei del mondo della ristorazione in generale, rappresenta un’opportunità fondamentale per valorizzare la Rucola della Piana del Sele IGP. Gli chef, utilizzando questo prodotto nelle loro creazioni culinarie, ne esaltano le qualità. Le caratteristiche intrinseche ne aumentano la visibilità mediatica. Questo tipo di collaborazione aiuta a diffondere la conoscenza della referenza tra i consumatori e a migliorare la percezione della sua qualità – continua Altamura – Riscontriamo un forte interesse anche nel mondo pizza, dove la rucola, ma anche tutte le altre nostre baby leaf, si stanno guadagnano sempre più spazio, soprattutto grazie alla ricerca e all’innovazione messe in campo dai pizzaioli”.

“Questa pizza ad esempio realizzata da un nostro cliente menzionato tra le 100 migliori pizzerie al Mondo, è realizzata utilizzando la rucola in tre consistenze: fresca, in polvere – sempre fornita da noi – e in crema” dichiara Fabio Altamura.

Obiettivi a medio-breve termine che la Op punta a raggiungere
“A medio e breve termine, puntiamo a consolidare la nostra presenza sul mercato, continuando il nostro lavoro con una costante attenzione a qualità e innovazione. Al momento non ci sono grandi novità in ambito varietale o nelle tecniche di coltivazione. Abbiamo alcune sperimentazioni in atto, ma è presto per parlare di novità da poter inserire a pieno regime in produzione. È chiaro che l’ottimizzazione delle risorse e degli strumenti a disposizione è fondamentale – spiega Altamura – Gli sforzi si concentrano sull’implementazione di soluzioni innovative che sfruttino la tecnologia. Per quanto riguarda il packaging siamo da sempre attenti allo sviluppo di nuove soluzioni, ci saranno alcune novità che presenteremo durante i prossimi appuntamenti fieristici”.

“La logistica resta un nodo cruciale che da sempre gestiamo internamente con un nostro ufficio che si occupa solo di trovare le soluzioni migliori e ottimizzare i trasporti. Serviamo quasi tutti i mercati europei con un’organizzazione ben strutturata, ma per il futuro non escludiamo colpi di scena. Magari con il nuovo aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, situato tra Salerno e Battipaglia, potrebbero nascere delle opportunità”, conclude Fabio Altamura.

 

Fonte freshplaza.it